Pensieri sulla Morale

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– “pervertimento della coscienza”, sempre più incombente, per il quale l’individuo “non solo fa il male, ma lo fa senza accorgersene, lo fa compiacendosene” . E come di fronte ad un orologio in cui s’è rotta o guastata, irrimediabilmente, la molla, si ruba ma il rubare non si chiama più furto, ma furbizia, industria, annessione … il mentire si battezza per astuzia, ripiego …Lo stesso delitto lo si può compiere non solo con tranquillità, ma con soddisfazione, con superbia, con gioia!” 1

– “Il Vangelo è un ideale morale, gettato nell’animo umano, perché lo trasformi; e attraverso questa lenta evoluzione della psiche umana individuale, prepara condizioni sociali nuove, in cui l’ideale dapprima sublime, lontano, impassibile, divenga pratico, vicino, facile.” 2

– “Il Vangelo è un appello costante … alla libertà dell’uomo … proclama la libertà sotto forma di responsabilità.” 3

– “C’è del disordine nel mondo, o amici; troppo di piacere per gli uni, troppo poco di oneste gioie materiali per gli altri. Egli è che noi abbiamo convertito in scopo della esistenza quello che doveva esserne il mezzo.” 4

– “Una crassa atmosfera materialistica si addensa intorno alle anime specialmente dei giovani: questi giovani, alle cui anime vergini sorridono cento ideali nobili e generosi, si trovano sopraffatti dalle volgarità della vita.  Nelle famiglie fu detto che il patrimonio più bello dell’uomo è l’onestà, ma nella vita, quando vi si affacciano, veggono che gli uomini sono quotati economicamente; – nelle scuole hanno sentito dirsi che trionfa nella storia la giustizia: nella vira veggono, affacciandosi, trionfante il denaro; – hanno nelle loro loro anime candide votato un culto a tutti i grandi idealisti, e veggono nella vita gli idealisti scherniti, schiacciati da praticoni volgari – la febbre del denaro li invade, il miraggio del piacere li seduce… L’ora volge propizia al trionfo del reale, le bandiere dell’ideale si abbassano: ma dove gli ideali tramontano, il Cristo scompare, la vita morale si oscura.” 5

– “”I progressi dell’umanità sono i progressi della coscienza. … Dobbiamo eccitare  questa coscienza e trarne fuori tutto quello che noi possiamo” 6

– “L’igiene del corpo nel mondo moderno ha fatto molti innegabili progressi, e la igiene dello spirito ha fatto altrettanti regressi… La disciplina interiore è in enorme ribasso.” 7

– “L’uomo è più comunemente un animale morale che un animale metafisico, ha più famigliari i principi pratici che i principi teorici, discorre con maggiore sicurezza del bene e del male che del vero e del falso.” 8

 – “Il fine della vita sono le opere buone”9

– ” … mentre liberalismo e socialismo non hanno piena la bocca che di diritti, quello dei diritti della proprietà, questo dei diritti del lavoro, il cattolicismo in alto e in basso predica, nei poveri e nei ricchi cerca di far penetrare l’ idea umile e feconda del dovere.”10

– “Uomini che nelle transazioni private sono di una scrupolosa fedeltà, diventano, quando si tratta di transazioni sociali, d’una larghezza che scandolezza. Frodare al Governo… cioè alla società, nonché un peccato sembra un’opera meritoria. È questa forma di pregiudizi che bisogna combattere; è la coscienza sociale che in nome di Cristo bisogna formare.”11

– “… la pietà serve allo studio e lo studio alla pietà; pietà e studio servono alla ascesi e ne sono serviti. E al fervore della vita intellettuale, morale, religiosa, sociale, apostolica, serve la guida, lo sprone dei superiori vigili buoni, serve l’esempio l’ emulazione dei compagni, serve l’ ambiente fisico stesso, servono le tradizioni vive”.12

– ”    Morali progressi… ecco la cosa che a noi importa di più. Non abbiamo bisogno solo d’uomini colti, abbiamo bisogno d’uomini onesti.     La cultura è una luce, la onestà è una forza.     Ora la religione è l’elemento moralizzatore per eccellenza: essa porta sicurezza nell’enunciato dei doveri, altezza nella ispirazione, severità nella sanzione.      Il dovere se non è sicuro, non è più dovere.     Per imporsi agli altri bisogna essere sicuri di sé.     Una piccola fessura sgonfia un pallone; una esitanza annienta il dovere.”13

– ” L’ignoranza religiosa si risolve, o signore, in un’atonia morale.     Ci lamentiamo che mancano i grandi caratteri e lavoriamo in tutto il nostro sistema ateo di educazione a distruggerli – simili all’agricoltore che si lagna delle sue piante tisiche e non s’adopra ad innaffiarle.”14

 

Note

1. G. Semeria “Le tre coscienze, loro genesi e loro natura” in G. Mesolella “P. Giovanni Semeria tra scienza e fede”, Ed. Dehoniane, Roma 1988,  pag. 252
2. P.G. Semeria (a firma Mario Brusadelli) “La guerra di fronte al Vangelo” in “Vita e Pensiero” a. I (1915), pag. 337. 
3. P.G. Semeria “La libertà”, Le Monnier, Firenze 1936, pagg.46-47. 
4. P.G. Semeria “La legge”, Le Monnier, Firenze 1936, pag.44. 
5. P.G. Semeria “La legge”, Le Monnier, Firenze 1936, pagg.16-17. 
6. P.G. Semeria “Quaderno inedito” (n. 522) cit. da A.M. Gentili “P. Giovanni Semeria nel 75° della morte” in “Barnabiti Studi”, n. 23 (2006), pag. 297. 
7. G. Semeria “I miei ricordi oratori”, Amatrix, Roma-Milano, 1927, pag.100. 
8. G. Semeria “Scienza e Fede e il loro preteso conflitto. La critica della Scienza (Letture storico-artistico-religiose)“, Federico Pustet, Roma 1903, pag. 266;
9. G. Semeria cit. in P. Felice M. Sala B. “Padre Semeria Barnabita” (Opus Maior), L.I.C.E. – R. Berruti & C., Torino 1941, pag. 56;
10. G. Semeria  “L’eredità del secolo. Conferenze intorno alla questione sociale”, Donath Editore, Genova 1900, pag. 126;
11.  G. Semeria “L’eredità del secolo. Conferenze intorno alla questione sociale”, Donath Editore, Genova 1900, pag. 132-133.;
12. G. Semeria “I miei ricordi oratori”, Amatrix, Roma-Milano, 1927, pag.112.

13. G. Semeria “Le condizioni dell’istruzione religiosa in Italia“, Archivio Barnabitico di Roma, Monoscritto n. 155.

13. G. Semeria “Le condizioni dell’istruzione religiosa in Italia“, Archivio Barnabitico di Roma, Monoscritto n. 155.

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