Conclusione

Semeria adolescente

[pullquote]Si riconosce oggi un’opera che mezzo secolo fa fu in gran parte impedita…[/pullquote]

Ha scritto Pietro Scoppola “Si riconosce oggi il valore di un’opera che mezzo secolo fa fu ostacolata e in gran parte impedita”144; noi non possiamo che prenderne atto, con soddisfazione, perché se nulla va perso di ciò che è fatto per amore, uomini come Padre Semeria non possono, non debbono, cadere nell’oblio.

Il loro passaggio lascia sempre un solco luminoso145.

La Chiesa, la società civile, infatti, hanno, forte necessità di un messaggio e un esempio capaci di attrarre le intelligenze per disporle al servizio del bene.  Di un concreto riferimento che indichi la strada della carità e spinga a guardare al futuro con fiducia e disponibilità; perché – per il Semeria, come per la Chiesa – occorre sempre guardare al futuro e il futuro dell’umanità è riposto nelle mani di coloro che sono capaci di trasmettere alle generazioni di domani ragioni di vita e di speranza146.

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144. P. Scoppola “Crisi modernista e rinnovamento cattolico in Italia”, op. cit., pagg. 360 145. E. Vercesi “Padre Giovanni Semeria servo degli orfani” Amatrice, Scuola Tip. Dell’orfanotrofio maschile di guerra, 1932, pag. 6 146. Enc. “Gaudium et Spes”, 7 dicembre 1965, II, 31.f >

N.B. I testi sono tratti da: G. Mesolella “Padre Giovanni Semeria e l’impegno della carità alla luce del Concilio Vaticano II” in  “Studi Minozziani”, Potenza, a. II (1998), pagg. 5-40.

 

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