Che Padre Semeria fosse stato, nel suo tempo, “il più noto, il più ascoltato, il più acclamato dei sacri oratori in Italia” è dato, ormai, acquisito ai più. Il Gentili ricorda: “mesi mariani, novene, tridui, spiegazioni del Vangelo, esercizi spirituali al clero e al popolo, quaresimali (anche due contemporaneamente), conferenze e congressi… Non gli bastavano i pulpiti! … in Francia, in Svizzera, in Belgio, in Inghilterra, persino in America… Si trattasse del varo di una nave o della inaugurazione di un monumento qualsiasi, ogni tema era suo. Tanto che un arguto ecclesiastico ebbe a dire: «Non gli manca che fare un discorso sulle corna del diavolo»”1.
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La Carità e l’impegno al fronte
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P. Giovanni Semeria e i Savoia
Quando, allo scoccare del nuovo secolo, il Semeria scrisse “all’orologio della storia batte l’ora della democrazia”3, il movimento democratico cristiano era agli inizi e pareva impossibile, ai più, conciliare la propria fede cattolica, con l’amore di patria e le pressanti rivendicazioni degli ultimi. Non pochi spiriti liberali, delusi dal “Non expedit“, vedevano, quindi, nella Monarchia e nella Conciliazione tra Stato e Chiesa, un’opportunità, concreta, di impegno sociale cristiano, una garanzia nei confronti di un socialismo ateo e rivoluzionario che diventava, col tempo, sempre più virulento e destabilizzante.
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Le vie della fede. Contributi apologetici (1903)
In questa sezione presenteremo una scheda critica essenziale dei volumi che risultano fondamentali per comprendere il pensiero e l’opera del Padre Barnabita.
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Il “Caso Semeria” e l’esilio a Bruxelles
Quando, “Il Lavoro” di Genova, scrisse, per la prima volta2, che il P. Semeria sarebbe stato mandato in esilio a Buxelles, il 2 settembre 1912, i giornali locali, gli amici, si mobilitarono e non mancò chi, dalle pagine de “L’Azione”, il 29 settembre, arrivò a lanciare l’idea di un referendum a favore del barnabita. A sua difesa si mossero socialisti, liberali e non credenti creando motivo di scandalo tra i più conservatori.3 “Figlio di obbedienza”, il Semeria, lasciò, comunque, l’Italia e giunse nella casa di San Bartolomeo, in Avenue Brugmann, a Bruxelles, il 28 settembre 1912.
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“Apologia Chrystyanizmu i sztuka w powieści Henryka Sienkiewicza: «Quo vadis»” (1900)
In questa sezione presenteremo una scheda critica essenziale dei volumi che risultano fondamentali per comprendere il pensiero e l’opera del Padre Barnabita.
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P. Semeria e l’Università Cattolica
Bibliografia essenziale
– G. Semeria “Medioevalismo” in “Vita e Pensiero”, a.1, fasc. 2, 20 dicembre 1914, pagg. 135-136;
– A. Gemelli “Polemiche in tema di medioevalismo” in “Vita e Pensiero”, a.1, fasc. 2, 20 dicembre 1914, pagg. 135-138;
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