A S. Lorenzo in Damaso alla Cancelleria, nel marzo 1897, quando Padre Giovanni Semeria teneva i suoi quaresimali, “la folla si accalcava, …. invadeva l’abside e i gradini dell’altare maggiore”1 nell’attesa di vedere, di ascoltare, quello che era divenuto uno dei più richiesti, e popolari, oratori sacri della capitale; colui che, superando la predica, aveva inventato la conferenza2 ed apriva, nei suoi discorsi, alla speranza, al rinnovamento.