Chi ha modo di scorrere, con attenzione, i riferimenti bibliografici utilizzati, fin dagli inizi del Novecento, dai vari autori che, in articoli e saggi, hanno contribuito a presentare la figura del Semeria, può facilmente notare come questi, nella quasi totalità, rimandano a testi italiani sottolineando, nel migliore dei casi, la rilevanza assunta dal padre barnabita all’interno del contesto nazionale, come studioso, modernista, apostolo della carità. Eppure, basta allargare un poco la prospettiva della propria ricerca storica per constatare quanto sia limitato restringere il padre barnabita al contesto nazionale.
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P. Semeria cappellano militare e la crisi di coscienza
Lo storico Roberto Morozzo della Rocca all’interno del Programma “I Cappellani militari”, della serie “La Grande Guerra, 100 anni dopo”, prodotto da RAI Cultura, spiega come i cappellani militari – chiamati anche i “soldati di Dio” – furono, a tutti gli effetti, tra le figure più importanti e significative della Prima Grande Mondiale.
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P. Giovanni Semeria … visto da vicino
Quando si parla del Padre Semeria il pensiero corre, veloce, all’intellettuale, alle sue capacità oratorie, ai suoi scritti storici, filosofici, all’esilio causatogli dalla crisi modernista, all’esperienza tragica della Grande Guerra, o all’uomo della carità, che attraverso l’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia, fondata, con l’amico Minozzi, ha speso ogni sua energia a favore degli orfani nel Mezzogiorno d’Italia.
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I Manoscritti inediti