C. Saggi e volumi introduttivi sulla Questione Modernista:
– A. Houtin “Histoire du modernisme catholique“, Chez l’Auteur, Paris 1903;
– A. Cavallanti “Modernismo e modernisti”, Tip. vesc. Luzzago, Brescia 1906;
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C. Saggi e volumi introduttivi sulla Questione Modernista:
– A. Houtin “Histoire du modernisme catholique“, Chez l’Auteur, Paris 1903;
– A. Cavallanti “Modernismo e modernisti”, Tip. vesc. Luzzago, Brescia 1906;
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La Questione Meridionale
brani scelti dai testi semeriani
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Bibliografia essenziale
– P. Averri (R. Murri) “Battagie d’oggi II. La cultura del clero (Lettere a G. S.)”, Società i.c. di cultura editrice, Roma 1904; |
Bibliografia essenziale
– P.G. Semeria “L’Eredità del Secolo”, Pustet, Roma 1900, pag. xx; |
“Con il Semeria si direbbe che il vecchio cattolicesimo ringiovanisca” 1
G. Gentile
“… come lampada che brilla in un luogo oscuro”
(2 Pt 1.19)
In un’intervista pubblicata su “Oggi”, il 29 novembre 1971, Eugenio Montale, rispondendo a Silvio Bertoldi, che gli chiedeva di raccontare i suoi incontri con “uomini di Chiesa” – dopo aver sottolineato la grandezza di Benedetto XV, il Papa che, con dignità, senza rumori, aveva riabilitato i preti sospesi a divinis dai predecessori, riconoscendo nella loro ansia di rinnovamento un sincero spirito di carità – ricorda l’amico Semeria.
Anche il Padre barnabita – che il giovane Eugenio aveva conosciuto come vice rettore al Collegio di Moncalieri, nel 1908, mentre frequentava, come convittore la prima tecnica presso l’istituto Vittorino da Feltre, gestito dai barnabiti – era stato, infatti, accusato di modernismo, insieme al Padre Trinchero, amico di famiglia dei Montale. Costretto al silenzio, all’esilio, dal Vaticano, per quelle sue tesi che sembravano assurde, eretiche, e che, invece, sottolinea il poeta, “oggi andrebbero benissimo” 1.
Spinto sull’orlo della pazzia, il Padre barnabita si era, del resto, convinto, nel tempo, che la Chiesa dovesse aver bisogno dei martiri tanto quanto degli apostoli se si voleva aspirare ad un avvenire migliore 2. Lui poteva essere, doveva essere uno di questi. E, nella speranza che gli uomini dell’avvenire, tra i quali si rifugiava con tanto ardore di speranza, avessero potuto leggere quelle sue pagine, appuntava tra le carte: “I profeti dell’avvenire sono i martiri del presente: paiono e sono inopportuni, fuori di tempo e di luogo. Un giorno però i veri profeti gioveranno: qualcuno troverà utile il citarli.” 3
I. L’Educazione :
II. La Chiesa evangelica:
III. L’impegno morale e civile dei laici:
VI. L’Ecumenismo:
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1. S. Bertoldi “Montale: L’ultimo grande Papa fu Benedetto XV” in “Oggi”, a. XXVII, n. 48, 29 novembre 1971, pagg. 56-58. Anche in: E. Montale “Il secondo mestiere. Arte, musica, società”, vol. II, Mondadori, Milano 1996, pagg. 1575-1576.
2. G. Semeria “Anni Terribili. Memorie inedite di un “modernista” ortodosso (1903-1913)” (a cura di A. Zambarbieri e A. Gentili) San Paolo Edizioni, Cinisello Balsamo 2008, pagg. 262-263.
3. G. Semeria “Anni Terribili. Memorie inedite di un “modernista” ortodosso (1903-1913)”, op. cit., , pag. 117.
[Ultimo aggiornamento: 30.12.2013, allle ore 17:12]
– “Il nuovo metodo c’impone di risalire alle fonti e severamente controllarle; è certo meno comodo; ma esso ed esso solo, mettendoci a contatto con la realtà viva, ci permettere di cogliere l’opera genuina di Dio”.1
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– “Bisogna filosofare: philosophandum est, hoc primum. So bene che non se n’è generalmente convinti, anzi si è convinti generalmente del contrario … è perciò che abbiamo tanta gente capace di discorrere … e così poca gente capace di ragionare. Contro questa corrente di non curanza o addirittura di disprezzo bisogna dunque reagire, anche perché d filosofia, sia pure senza saperlo e volerlo se ne fa tutti; ma quando la si fa così inconsci e nolenti, la si fa male. Ed ecco perché filosofare non basta; bisogna filosofare e bene, e cioè sottilmente, profondamente… vi ho detto ed ora vi ripeto: Filosofiamo.”1