Col suo impegno di studioso ed oratore sollecitava, infatti, il clero, gli intellettuali, i teologi, a conciliare con la morale – e il pensiero cristiano – il frutto delle nuove scienze, delle più recenti scoperte – specie nel settore della critica storica – in modo che la pratica della religione e l’onestà intellettuale dello scienziato potessero procedere di pari passo con la conoscenza scientifica, nella prospettiva di arrivare a un’interpretazione della realtà, integrale, sinceramente cristiana.